In viaggio per lavoro: sì, ma solo se c’è flessibilità

C’è voglia di tornare alla piena normalità, anche per quanto riguarda molti aspetti della vita professionale. E per i business traveller italiani il discorso è ancora più attuale: dopo diversi mesi di stop più o meno forzato, e comunque di tantissime limitazioni, ora si aprono le condizioni per tornare a viaggiare. Sì, ma con quali modalità? È il quesito che si è posto SAP Concur nella ricerca “Global Business Traveller and Travel Manager Survey 2021” commissionata tra aprile e maggio 2021 con l’obiettivo di mettere in evidenza l’entusiasmo dei viaggiatori d’affari italiani e globali nel rimettersi in viaggio. 

Pronti a partire il 95% dei viaggiatori d’affari

La ricerca evidenzia che il 95% dei viaggiatori d’affari italiani è disposto a viaggiare per lavoro nei prossimi 12 mesi, ma soddisfare le loro richieste di flessibilità potrebbe rivelarsi essenziale per il successo a lungo termine delle aziende. Parallelamente a questo desiderio, però, dalla survey emerge che il 78% dei viaggiatori d’affari italiani teme che la ridotta possibilità di viaggiare nei prossimi 12 mesi possa danneggiarli personalmente e professionalmente. Le principali preoccupazioni includono difficoltà nello sviluppo e nel mantenimento di relazioni commerciali (45%), minori guadagni (39%) e mancato avanzamento di carriera (27%). Sono inoltre preoccupati del fatto che la riduzione dei viaggi d’affari abbia portato la loro azienda a firmare un numero minore di nuovi accordi (39%), a rinnovare meno contratti (35%) e a rimanere indietro rispetto alla concorrenza (31%).

Le condizioni le faccio io

La voglia di tornare a viaggiare si muove però di pari passo alla volontà di poterlo fare alle proprie condizioni, e questa esigenza è particolarmente avvertita dai business traveller italiani. L’81% dei nostri connazionali (percentuale più alta tra tutti i mercati intervistati, che si riduce al 68% a livello globale) dichiara apertamente di voler tornare a viaggiare per lavoro ma alle proprie condizioni: in particolare, desidera avere maggiore controllo sull’itinerario con la flessibilità come fattore determinante per più di 2 viaggiatori su 3 (il 69%). Più di un terzo reputa poi essenziale la scelta delle proprie sistemazioni preferite (37%), così come la possibilità di prenotare i propri viaggi direttamente attraverso i siti web dei fornitori, come compagnie aeree o hotel (36%). A parte gli obiettivi aziendali, il desiderio di poter rimettersi in viaggio è motivato anche dalla possibilità di vedere posti nuovi (61%), prendersi una pausa dalla vita quotidiana (53%) e stabilire legami personali con clienti e colleghi (52%). Ci sono infine alcune precise richieste in merito alla sistemazione e alla tipologia di viaggio: gli italiani sono particolarmente interessati a soggiornare in hotel più grandi (38%), a evitare scali aeroportuali (34%), a prediligere le trasferte nazionali (34%) e quelle a breve distanza (34%).